Può capitare di avere bisogno di liquidità per ristrutturare casa, per motivi di salute o per altre emergenze.
In questo caso, è possibile richiedere un anticipo sul T.F.R. (Trattamento di Fine Rapporto), un’opportunità a cui possono accedere solo alcuni lavoratori o lavoratrici e a determinate condizioni, e deve essere accompagnata da motivazioni regolate dall'articolo 2120 del Codice civile.
Come si richiede un anticipo del T.F.R.?
Per fare richiesta di anticipo, il lavoratore o la lavoratrice deve compilare un modulo in cui è necessario indicare i propri dati anagrafici, il tipo di rapporto di lavoro che lo lega all'azienda, la data di inizio rapporto, la motivazione per la quale si fa richiesta con la relativa documentazione di supporto e la precisazione di non avere mai beneficiato di tale trattamento.
Sono dati fondamentali, perché stabiliscono se la richiesta è valida e, nel caso il datore o la datrice di lavoro accetti di erogare l'anticipo, l'ammontare della somma che verrà corrisposta.
Non sempre le richieste possono essere soddisfatte!
Quindi, il datore o la datrice di lavoro non è sempre obbligato o obbligata a concedere l'anticipo?
Pur trattandosi di un diritto riconosciuto al lavoratore, in condizioni di contrattualità e di anzianità specifiche, l'ordinamento prevede dei limiti per il datore o la datrice di lavoro nel riconoscere l'anticipo.
L'anticipo può essere soddisfatto
- una sola volta,
- deve appartenere al settore di lavoro privato,
- annualmente solo per il 10% degli aventi diritto,
- con un’anzianità di almeno otto anni e, comunque,
- mai in misura superiore al 4% del numero totale dei dipendenti.
E in aggiunta,
- il limite è del 70% del T.F.R. che verrebbe liquidato dal datore di lavoro nel caso di cessazione del rapporto dei lavoro al momento della richiesta,
- l’azienda dovrebbe prediligere l’ordine cronologico temporale di richiesta,
- l’azienda deve avere almeno 25 lavoratori dipendenti,
- l’azienda non deve essere dichiarata in crisi,
- non devono esserci specifici pegni, sequestri o pignoramenti sul t.f.r. – trattenuti in misura fissa o in % sullo stipendio (salvo liberatoria della finanziaria o dell’avente diritto).
Sono ammesse
- condizioni di miglior favore previsti dai CCNL o
- condizioni di miglior favore previsti da patti individuali.
Se l'impresa ha già sforato i limiti annuali imposti dalla normativa, il o la dipendente, pur avendo i requisiti richiesti, potrebbe non ottenere l'anticipo del T.F.R.
Nel caso in cui, invece, la richiesta venga accolta, il datore o la datrice di lavoro provvederà a far sottoscrivere al o alla dipendente, una dichiarazione liberatoria in cui viene confermata l'avvenuta erogazione di parte della liquidazione spettante.
Per quali motivi è possibile richiedere l'anticipo?
Nel modulo per la presentazione di richiesta, il lavoratore o la lavoratrice deve indicare il motivo per cui è richiesto l'anticipo e allegare la documentazione relativa e comprovante.
In pratica, deve sussistere una giustificazione valida che rientri nei casi previsti dal Codice civile per poter fare domanda.
In linea generale, è possibile quando il lavoratore o la lavoratrice deve sostenere spese di natura straordinaria, improvvisa o inderogabile e cioè per:
- sostenere spese sanitarie per terapie o interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture del SSN. In questo caso è necessario allegare un documento rilasciato da una struttura sanitaria pubblica che attesti la straordinarietà degli interventi;
- per acquistare la prima casa di abitazione per sé stesso o per i propri figli, allegando l'atto notarile che lo dimostri.
- È possibile farne richiesta anche nel caso in cui il lavoratore o la lavoratrice debba sostenere delle spese nei periodi in cui beneficia dei congedi parentali o dei congedi per la formazione continua o extra-lavorativa (art. 5 del D.lgs. n.151/2001 e art. 7 della Legge 53/2000).
E per la ristrutturazione straordinaria della casa?
Questa è un’ipotesi non ammessa, anche se la richiesta può essere comunque inoltrata al datore o alla datrice di lavoro, il quale può decidere, a discrezione, se accoglierla o meno.
Nell’ipotesi di spese di ristrutturazione, bisogna allegare la documentazione necessaria per certificare i motivi per cui procedere con gli interventi.
E se si desidera un’anticipazione senza motivazione?
Quando un lavoratore o una lavoratrice si trova in difficoltà economiche, indipendentemente dallo stato di salute o dal bisogno di acquistare la prima casa, è possibile ottenere l'anticipo per “motivi personali”; senza motivazione.
In questo caso, il lavoratore o la lavoratrice può ottenere l'anticipo in misura del 30% del maturato. Il datore o la datrice di lavoro ha comunque facoltà di rifiutare la richiesta.
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